Ogni settimana condividiamo con voi alcune letture che ci hanno ispirati. Non abbiamo fretta, non inseguiamo l’ultima novità: ci piace prendere il tempo per riflettere, spalancare le finestre e lasciare che le idee arrivino da più direzioni.
Siamo intrappolati nei nostri dispositivi?
«Prendi il telefono per mandare un messaggio a un amico. Con lo schermo ancora bloccato vedi una notifica su Facebook: qualcuno ha messo like a un tuo post, quindi apri l’applicazione. Mentre scrolli la tua timeline vedi un annuncio della tua marca di scarpe preferita. C’è una campagna promozionale, e hai veramente bisogno di un nuovo paio di scarpe da ginnastica! Un quarto d’ora dopo stai controllando il tuo conto in banca, e ti sei completamente dimenticato di scrivere al tuo amico. Ti riconosci in questo scenario? Se sì, non sei solo.»
È una ricerca ricca e articolata che Nielsen Norman Group pubblicava l’anno scorso, con il titolo The Vortex: Why Users Feel Trapped in Their Devices. «Molti utenti parlano di ansia e perdita del controllo sulla quantità di tempo che trascorrono online. Abbiamo chiamato questa sensazione “the Vortex”.»
Come scrivere ci aiuta a essere designer migliori
L’atto di scrivere è particolarmente proficuo per i designer. Ci aiuta a essere più chiari, più creativi, a selezionare cosa è importante e a creare relazioni tra idee. Se ne parla in Why consistent writing makes you a better designer: sembra che la scrittura manuale, con carta e penna, giochi un ruolo di rilievo, quanto a benefici per il cervello.
Se il tema del valore della scrittura a mano vi interessa, Chiara Riva lo ha affrontato nel suo libro Il senso della linea.
Qual è il ruolo della vergogna nella ricerca sugli utenti?
In che modo, da ricercatori, dovremmo saper tenere conto della vergogna? Qual è il significato profondo della parola “empatia”, fuori dagli slogan e dalle semplificazioni? Quali sono i segnali che dovrebbero allertarci mentre conduciamo un’intervista per considerare se l’intervistato prova vergogna, e perché è importante? Ethics & Power: Understanding the Role of Shame in UX Research considera questo tema, proponendo alcuni strumenti per condurre ricerche più attente.