Maria Cristina Lavazza è esperta di design collaborativo e di experience design, architetto dell’informazione, indologa e appassionata di yoga: le sue passioni danno al suo lavoro di designer una prospettiva ricchissima e acuta. È Head of Experience Design per usertest/lab è autrice del nostro Radical Collaboration. Coinvolgere le persone nella progettazione di esperienze e servizi.
In questo post ci invita a entrare nel suo modo di vedere, approcciare, connettersi con la scrittura. Si scrive per sistematizzare, per affermarsi, per riflettere e comprendere.
Scrivere mi aiuta a mettere ordine
Per me da sempre la scrittura è un modo per mettere ordine a me stessa. Non ho mai pensato alle UX Domino card o a Radical Collaboration come dei volumi che dovessero insegnare qualcosa a qualcuno ma un modo per sistematizzare i processi e le tecniche e visualizzare le difficoltà. Quando scrivo, e vale anche per i post del mio blog, è come se ogni volta mi chiedessi: «Come vorrei che mi venisse spiegato questo concetto?» Questo è anche la motivazione per la quale chi mi legge incontra spesso tante metafore a volte buffe spesso terra terra.
Il primo libro era dedicato alla mia dirigente di allora quando lavoravo per la pubblica amministrazione. C’era la convinzione che il pensiero sistematico di un libro mi avrebbe aiutato a convincerla dell’importanza di introdurre nelle strutture pubbliche processi centrati sulle persone. Nasceva Comunicare la user experience che sottolineava proprio l’importanza di veicolare nel modo giusto i processi che mettiamo in atto nel design. Quella dirigente oggi lavora altrove, ma prima di andare via parlava di corretta progettazione, di mappe e di wireframe.
Poi è venuta l’esigenza di raccontare a colleghi ed aziende e sono nate le UX Domino card, un libro non-libro che aveva l’ambizione di essere un tool espandibile.
Infine Radical collaboration, perché gli anni passano e ho sentito l’esigenza di mettere ordine tra le cose che faccio per evitare lo spreco e rendere tutto quello che facciamo ecologico e sostenibile in quanto fatto insieme.
Ci ho riflettuto a lungo e ho iniziato a mettere ordine scrivendo.
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